Sono quattro i progetti selezionati dal Ministero dell’Interno per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Il più capiente tra i progetti finanziati è “Rigenerare con la conoscenza la Grande Bologna” che porterà al Comune cittadino 106,6 milioni di euro da destinare a:
- Area “Ravone” per la rifunzionalizzazione ecosostenibile degli edifici e delle aree ferroviarie dismesse;
- Stazione 2 agosto 1980 e Bolognina per la realizzazione della sede del “Polo della Memoria Democratica”;
- Dopolavoro Ferroviario dove sarà realizzato un parco con spazi per ospitare attività culturali.
- Pilastro che ospiterà il nuovo Museo del Bambino.
- Via della Conoscenza, ovvero un sistema ciclopedonale che migliori i collegamenti green in città.
La quota restante dei fondi sarà ripartita tra il Comune di Imola per la rigenerazione di parte dell’ex polo psichiatrico dell’Osservanza e l’Unione dei Comuni dell’Appennino Bolognese per il Centro di ricerca ENEA sul lago del Brasimone e per la rigenerazione dell’Area della Ex-Cartiera Burgo.
Suddivise come si è visto su diversi progetti e territori, tutte le risorse assegnate alla Città metropolitana di Bologna rientrano nella linea di finanziamento “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2 che riguarda interventi che favoriscano una maggiore inclusione sociale, diminuiscano l’emarginazione e promuovano la rigenerazione urbana.