Il Testo Unico introduce importanti semplificazioni per la filiera delle energie rinnovabili, snellendo l’iter burocratico per la realizzazione degli impianti.

Testo Unico Rinnovabili: guida alle principali novità

Il Consiglio dei Ministri, il 25 novembre 2024, ha approvato il nuovo Testo Unico per le Energie Rinnovabili, una normativa pensata per rendere più agevoli le procedure per la realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili. Il provvedimento fa un importante passo avanti, sostituendo parte della regolamentazione vigente e introducendo nuove disposizioni in materia di:

  •  Attività libera, dedicata agli interventi meno complessi,
  • Procedura abilitativa semplificata (PAS), per opere di media portata,
  • Autorizzazione unica, riservata agli impianti di maggiore rilevanza.

Un ulteriore elemento è l’istituzione delle “zone di accelerazione”, aree specifiche pensate per favorire autorizzazioni più rapide e semplificare le valutazioni ambientali. Tuttavia, permangono alcune criticità, che richiederanno interventi per ottimizzare l’efficacia delle misure.

Cosa cambia a livello di attività libera, PAS, AU e zone di accelerazione

Impianti rinnovabili e attività libera

Tra le novità principali introdotte dal Testo Unico Rinnovabili c’è la semplificazione per le attività definite come “interventi liberi”, che non richiederanno più permessi, autorizzazioni o comunicazioni preventive. Tuttavia, rimane una condizione fondamentale: queste operazioni non devono coinvolgere beni vincolati o infrastrutture pubbliche. Se l’intervento interessa terreni non urbanizzati, sarà necessario fornire una garanzia finanziaria per garantire il ripristino dell’area. Alcuni esempi di interventi in “attività libera” sono:

  • impianti fotovoltaici su edifici esistenti con potenza fino a 12 MW o fino a 1 MW per quelli a terra,
  • sistemi agrivoltaici fino a 5 MW con continuità delle attività agricole,
  • piccole turbine eoliche o impianti fino a 20 kW,
  • sistemi di accumulo elettrochimico fino a 10 MW e impianti a biomassa per uso termico.

Procedura Abilitativa Semplificata (PAS): cosa prevede
La PAS è riservata a progetti non soggetti a valutazioni ambientali e richiede:

  • documentazione attestante la disponibilità del terreno,
  • una relazione tecnica sui criteri progettuali,
  • una polizza fideiussoria per eventuali ripristini del sito.

Per impianti superiori a 1 MW, si dovrà presentare un piano di compensazioni per i territori coinvolti.

Autorizzazione Unica (AU): quando serve
L’Autorizzazione Unica è richiesta per interventi più complessi e viene rilasciata dalla Regione o dal Ministero dell’Ambiente, in base alla potenza dell’impianto. Avrà una validità di almeno 4 anni e sostituirà alcuni strumenti urbanistici attuali.

Le zone di accelerazione per le rinnovabili
Il decreto individua “zone di accelerazione” per impianti rinnovabili, con l’elenco delle aree pubblicato dal GSE entro maggio 2025. Le Regioni, entro febbraio 2026, dovranno definire piani specifici soggetti a valutazione ambientale strategica per agevolare le autorizzazioni in queste aree.

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Tra gli interventi proposti vi sono l’installazione di soluzioni a energia rinnovabile, come pompe di calore, sistemi di ventilazione meccanica controllata (VMC), tecnologie solari e impianti fotovoltaici.

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