PNRR, sono 4 i miliardi di euro già destinati all’Emilia-Romagna, con 230 amministrazioni locali coinvolte.
Il processo per dare un volto nuovo alla nostra regione è ufficialmente avviato: gli enti, le istituzioni e le realtà che partecipano a questa imprescindibile sfida sono impegnati nel gestire con efficacia e tempestività le risorse messe a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza.
È già stato identificato il 63% degli interventi cui destinare i 3,83 miliardi assegnati per ora all’Emilia-Romagna.
Tra le 230 realtà istituzionali coinvolte giocano un ruolo prioritario le amministrazioni comunali, che promuovono quasi il 60% delle iniziative (il 63% dei fondi va ai Comuni capoluogo, 15% ai Comuni montani).
Significative anche le risorse per i progetti interprovinciali e su scala regionale che si vedono riconosciuti 232,8 milioni di euro e quelle per le singole province: 140,5 milioni di euro per il territorio provinciale di Piacenza; 223,7 milioni per quello di Parma; 267,85 milioni per quello di Reggio Emilia; 386,74 milioni per quello di Modena; 1,41 miliardi all’area metropolitana di Bologna; 390,7 milioni alla provincia di Ferrara; 389,1 milioni a quella di Ravenna; 182,8 milioni a quella di Forlì-Cesena; 202,7 milioni a quella di Rimini.
Per quanto riguarda le aree di finanziamento, la transizione ecologica è sicuramente l’ambito su cui la Regione ha puntato di più.
Alla “rivoluzione verde” sono stati destinati 1,863 miliardi di euro, distribuiti su interventi per energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile, efficienza energetica e riqualificazione edifici, tutela del territorio e della risorsa idrica. 607,05 mln di euro fanno riferimento alla voce coesione e inclusione che comprende azioni dedicate a infrastrutture sociali, famiglie, comunità, terzo settore e interventi speciali per la coesione territoriale.
533,35 mln euro sono assegnati all’area salute con particolare riferimento a prossimità, strutture e telemedicina oltre che a innovazione, ricerca e digitalizzazione del servizio sanitario. 504,25 mln di euro rientrano nell’area istruzione e ricerca e 272,40 mln di euro in quella delle infrastrutture per una mobilità sostenibile. Sono 53,25 mln di euro le risorse attribuite alla voce turismo e cultura.